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Approfondiamo il reflusso gastroesofageo con l’esperto: i consigli del gastroeneterologo Prof. Matteo Goss

Health

La dieta ed il reflusso gastroesofageo: indicazioni pratiche

La malattia da reflusso gastrico colpisce il 20-40% della popolazione generale e riguarda principalmente le persone tra i 45 e 65 anni di età.

Che cos’è e quali i sintomi

Si tratta di una risalita dei succhi gastrici nell’esofago che può presentarsi senza chiari sintomi.
I sintomi più comuni sono bruciore di stomaco, rigurgito acido, raucedine, dolore al petto, disfagia ed alitosi.
Il reflusso può manifestarsi in modo sporadico oppure cronico; se si manifesta in modo frequente si parla di malattia da reflusso gastroesofageo.

Andiamo ad approfondirne alcuni aspetti.

Cause

La causa principale del reflusso gastroesofageo è il malfunzionamento del cardias, la valvola situata tra esofageo e stomaco, deputata ad impedire la risalita del cibo presente nello stomaco in esofago.

Tra le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza abbiamo:

Sicuramente, per il paziente che lamenta acidità di stomaco, uno degli aspetti di maggiore interesse è la dieta che diventa parte integrante della terapia: uno stile di vita sano che comporta alcune accortezze quotidiane è  quindi un caposaldo dell’intervento terapeutico.

MRGE & indicazioni dietetiche

Le indicazioni dietetiche sono:

Cibi NO

Intingoli complessi e soprattutto gli alimenti ricchi di grassi (es: fritti, carni rosse grasse, formaggi grassi, troppo olio ecc.): questi, infatti, rallentano lo svuotamento gastrico

Le bevande a base di caffeina (quindi caffè e tè), il cioccolato, la menta, il sugo di pomodoro molto cotto, i superalcolici, le bibite gassate che stimolano una maggiroe secrezione acida gastrica.

Gli alimenti troppo liquidi come per esempio le minestrine, che, per la loro consistenza, tendono a risalire più facilmente verso l’esofago, soprattutto se ci sdraia dopo il pasto.

Cibi SI:

Gli alimenti magri e ricchi di proteine (come carne bianca, uova,  pesce, ecc.), perché sono più facili da digerire, comportano meno produzione di succhi gastrici ed aumentano il tono muscolare del cardias.
La verdura fresca, non troppo condita.
I cereali integrali, le cui fibre assorbono i succhi gastrici dello stomaco.
La frutta povera di acido citrico, come  i meloni, le pere, le mele, le banane e i frutti di bosco.

Concludendo, una corretta alimentazione, la cura e/o la prevenzione dell’ obesità, insieme al raggiungimento ed al mantenimento del peso forma, sono elementi essenziali per risolvere il problema.

 

Prof. Matteo Goss

Specialista in Chirurgia Generale e Endoscopia Digestiva

Direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia presso Cellini Humanitas Torino