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La dieta ed il reflusso gastroesofageo: indicazioni pratiche
La malattia da reflusso gastrico colpisce il 20-40% della popolazione generale e riguarda principalmente le persone tra i 45 e 65 anni di età.
Che cos’è e quali i sintomi
Si tratta di una risalita dei succhi gastrici nell’esofago che può presentarsi senza chiari sintomi.
I sintomi più comuni sono bruciore di stomaco, rigurgito acido, raucedine, dolore al petto, disfagia ed alitosi.
Il reflusso può manifestarsi in modo sporadico oppure cronico; se si manifesta in modo frequente si parla di malattia da reflusso gastroesofageo.
Andiamo ad approfondirne alcuni aspetti.
Cause
La causa principale del reflusso gastroesofageo è il malfunzionamento del cardias, la valvola situata tra esofageo e stomaco, deputata ad impedire la risalita del cibo presente nello stomaco in esofago.
Tra le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza abbiamo:
- l’obesità
- il fumo di sigaretta
- lo stress (una delle cause più frequenti in questo periodo segnato dall’emergenza COVID – 19)
- il consumo di alcol
- il consumo eccessivo di cibi grassi
Sicuramente, per il paziente che lamenta acidità di stomaco, uno degli aspetti di maggiore interesse è la dieta che diventa parte integrante della terapia: uno stile di vita sano che comporta alcune accortezze quotidiane è quindi un caposaldo dell’intervento terapeutico.
MRGE & indicazioni dietetiche
Le indicazioni dietetiche sono:
- preferire pasti piccoli e frequenti; evitare pasti abbondanti;
- ricorrere a metodi salutari di cottura (cotture brevi e a bassa temperatura) e utilizzare pochi grassi; consumare lentamente e in modo sereno i pasti;
- calo di peso se è presente tessuto adiposo in eccesso, specie a livello addominale (fattore che influisce sulla minore efficienza del muscolo del cardias, che perde la sua funzione contenitiva di contenere i succhi gastrici);
- non mangiare più nulla a partire da due ore prima di coricarsi;
- mantenere una posizione eretta dopo i pasti, evitare di indossare abiti troppo stretti in vita;
- fare attività fisica costante,
Cibi NO
Intingoli complessi e soprattutto gli alimenti ricchi di grassi (es: fritti, carni rosse grasse, formaggi grassi, troppo olio ecc.): questi, infatti, rallentano lo svuotamento gastrico
Le bevande a base di caffeina (quindi caffè e tè), il cioccolato, la menta, il sugo di pomodoro molto cotto, i superalcolici, le bibite gassate che stimolano una maggiroe secrezione acida gastrica.
Gli alimenti troppo liquidi come per esempio le minestrine, che, per la loro consistenza, tendono a risalire più facilmente verso l’esofago, soprattutto se ci sdraia dopo il pasto.
Cibi SI:
Gli alimenti magri e ricchi di proteine (come carne bianca, uova, pesce, ecc.), perché sono più facili da digerire, comportano meno produzione di succhi gastrici ed aumentano il tono muscolare del cardias.
La verdura fresca, non troppo condita.
I cereali integrali, le cui fibre assorbono i succhi gastrici dello stomaco.
La frutta povera di acido citrico, come i meloni, le pere, le mele, le banane e i frutti di bosco.
Concludendo, una corretta alimentazione, la cura e/o la prevenzione dell’ obesità, insieme al raggiungimento ed al mantenimento del peso forma, sono elementi essenziali per risolvere il problema.
Prof. Matteo Goss
Specialista in Chirurgia Generale e Endoscopia Digestiva
Direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia presso Cellini Humanitas Torino