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Cacao o Cioccolato? Le differenze
Per cominciare รจ bene fare una distinzione tra cacao e cioccolato. Infatti, il primo rappresenta la pianta piรน precisamente denominata Theobroma cacao, iย cui frutti contengono al loro interno numerosi semi o fave; questi/e sono talvolta tostati e venduti da consumare โa crudoโ ed รจ dalla loro macinazione che si ottiene il cacao amaro in polvere e il burro di cacao. A loro volta sono proprio questi ingredienti in aggiunta allo zucchero ad essere lavorati fino alla preparazione del cioccolato propriamente detto.
Al latte o fondente? Questo รจ il dilemma…
Anche in questo caso, al di lร dei gusti personali, le differenze sono tante. In primis perchรฉ anche se in commercio esistono tavolette o cioccolatini fondenti โpasticciatiโ nella loro composizione, solitamente il cioccolato al latte รจ piรน a rischio di avere ingredienti poco sani che ne aumentano la conservazione o ne migliorano il gusto risparmiando sulla quantitร di cacao utilizzato. Infatti, tipicamente i prezzi delle tavolette fondenti sono piรน alti rispetto a quelle al latte proprio per la maggiore quantitร di materia prima utilizzata.
Il secondo motivo della minore qualitร del cioccolato al latte รจ proprio dipendente da quanto appena visto: minore รจ la quantitร di cacao e maggiore sarร la quantitร di zuccheri semplici e grassi di scarsa qualitร aggiunti al prodotto finale.
Discorso ancora diverso per quanto riguarda il famoso โcioccolato biancoโ che forse non andrebbe nemmeno chiamato โcioccolatoโ per non confondere le idee, non avendo molto a che fare con il cioccolato vero e proprio ed essendo composto da latte, burro di cacao e zucchero.
I valori nutrizionali
A proposito di differenze tra il cioccolato al latte e quello fondente, come detto poco fa i valori nutrizionali cambiamo molto in relazione alla percentuale di cacao rispetto allo zucchero nel prodotto finale. Infatti, nella โclassificazioneโ del cioccolato fondente rientrano diverse gradazioni solitamente espresse in percentuale (70%, 80%, ecc). A seconda di tale percentuale avremo cioccolate con quote di lipidi pari a circa 50-55g ogni 100g di prodotto e con quantitativi di carboidrati (zuccheri semplici in questo caso) solitamente inferiori ai lipidi. Salendo via via verso cioccolata al 90-99% si puรฒ vedere come gli zuccheri scendano drasticamente fino al di sotto del 15%.
Ovviamente, a tale scala corrisponde anche un diverso grado di โamarezzaโ tantโรจ che spesso le tavolette di cioccolata al di sopra del 90% hanno delle piccole aggiunte di aromi vanigliati per โsmorzareโ lโeccesso di amaro del prodotto.
De gustibus.
Buono o cattivo?
Quando si parla di nutrizione e piรน nello specifico di singoli alimenti o prodotti รจ bene chiedersi sempre se questi siano, per cosรฌ dire, buoni o cattivi per la nostra salute in modo da acquistarli e consumarli in maniera consapevole allโinterno del proprio regime alimentare.
Nel caso del cioccolato, come per il caffรจ ed altri alimenti โdi tendenzaโ si legge spesso tutto il contrario di tutto ma ancora una volta la veritร รจ che รจ la dose a fare il veleno.
Le proprietร benefiche del cioccolato sono note da tempo e dipendono principalmente dal suo alto contenuto in polifenoli e quindi di antiossidanti. Certamente per godere di tali benefici devono essere rispettate tre condizioni:
– lโassenza di controindicazioni al suo consumo per problemi gastro-intestinali (malattia da reflusso gastro-esofageo, ulcera peptica, patologia emorroidaria, colite, ecc)
– il consumo di un cioccolato di qualitร e ad alta percentuale (solitamente si consiglia che sia almeno pari, ma meglio se superiore, al 70-75%)
– il basso contenuto in zuccheri semplici a rapido assorbimento (che va di pari passo con la condizione precedente)
Partendo da questi presupposti si deve sempre tenere in conto che il suo consumo se diventaย regolare va contestualizzato allโinterno della propria dieta in quanto pur avendo degli effetti potenzialmente benefici si caratterizza comunque per un elevato potere calorico dato dal quantitativo di grassi presenti. Inoltre, come visto prima, la quantitร giornaliera fa da discriminante in quanto รจ vero che non bisogna eccedere nel suo consumo (anche per via del suo potere โeccitanteโ dovuto alla presenza di piccole quote di caffeina) ma spesso quello che si vede da lavori scientifici รจ che esiste anche una quantitร minima giornaliera al di sotto della quale non รจ chiaro se i benefici descritti permangano o meno. Vediamone alcuni esempi.
I benefici per la salute: cosa ci dice la letteratura scientifica
Vediamo insieme alcuni brevi esempi di effetti positivi del consumo regolare di cioccolato sul nostro organismo.
Sistema cardiovascolare
I principali benefici derivanti dal consumo di cioccolato dipendono dal suo alto contenuto in polifenoli, sostanze con forte azione anti-ossidante e anti-infiammatoria. In particolare, tali mediatori stimolano il rilascio di ossido nitrico (NO) un potente vasodilatatore endogeno. Tramite di esso viene quindi migliorata la perfusione e il circolo sanguigno riducendo lo stress e la rigiditร della parete dei vasi.
In uno studio sullโefficacia in acuto del cioccolato fondente si รจ visto ad esempio che gli effetti di tale alimento rispetto al cioccolato a latte siano superiori in individui sani sullโaumento della vasodilatazione e nel ridurre la pressione arteriosa; lo stesso รจ stato osservato per il cioccolato fondente senza zucchero anche rispetto ad un placebo ma non per quello al latte.
In altri lavori si รจ visto che il consumo di cioccolato fondente ad alto contenuto di polifenoli in quantitร pari a 46g/die per 2 settimane ha determinato risultati simili sui parametri pressori e sui vasi sanguigni.
Un altro lavoro del gruppo di ricerca di Shiina et al. ha dimostrato in individui sani un aumento della velocitร di flusso della riserva coronarica dopo il consumo di 45 g di cioccolato fondente ad alto contenuto in polifenoli rispetto al cioccolato bianco.
Inoltre, lโeffetto benefico e protettivo del cioccolato e dei suoi flavonoidi si esplica anche sulla riduzione del grado di infiammazione, riducendo lโaccumulo di cellule infiammatorie e lโaggregazione piastrinica.
Sistema nervoso centrale
Sono molti gli studi che descrivono i benefici anti-infiammatori e neuroprotettivi dei polifenoli. In particolare essi sembrano prevenire i danni da radicali liberi a livello cerebrale e ritardare la perdita di memoria favorendo la vitalitร delle cellule neuronali. Questo ad esempio รจ stato osservato da studi condotti sulla curcumina (si rimanda ad articolo sulla curcuma per dettagli su tale spezia).
Gli stessi effetti neuroprotettivi sembrerebbero possibili in patologie molto gravi come la malattia di Parkinson o nellโAlzheimer.
Obesitร
Anche nel soggetto obeso il cioccolato se fatto rientrare in maniera bilanciata nelle calorie a disposizione puรฒ essere consumato con possibili benefici. Infatti, si รจ visto che il cioccolato รจ un forte stimolatore della sazietร e di conseguenza riduce la sintesi di grelinaย un ormone prodotto dallo stomaco e che stimola lโappetito e quindi una sua riduzione facilitร una dieta ipocalorica e aiuta a limitare lโintroduzione di cibo.
Oltre a questo il cioccolato anche nellโobeso svolge le sue proprietร anti-infiammatorie che nel caso di tale patologia diviene fondamentale essendo lโobesitร caratterizzata da un grado di infiammazione pressochรฉ costante. La riduzione di alcuni mediatori infiammatori e la stimolazione del PPAR-ฮณ migliora il metabolismo e lโossidazione degli acidi grassi attraverso la sintesi di adiponectine.
Infine, da alcuni lavori si รจ visto anche che il consumo di cioccolato nel soggetto obeso riduca la quota di trigliceridi circolanti e aumenti le lipoproteine HDL.
Sistema Immunitario
Numerosi studi in vitro e su modelli animali hanno messo in evidenza come ย gli effetti derivanti dai polifenoli del cioccolato siano presenti anche sul sistema immunitario modulando la sintesi di mediatori pro-infiammatori come alcune interleuchine e citochine.
Un esempio piรน pratico di tale modulazione ย รจ quello derivante dalle modificazioni del Microbiota intestinale. Infatti, si รจ visto che il consumo di cioccolato ad alto contenuto in polifenoli aumenta la crescita diย Lactobacillus spp. and Bifidobacteriumย spp. che sono forme batteriche tipicamente benefiche (vedi articolo sul Microbiota intestinale).
Per concludere
Il cioccolato รจ da sempre uno degli alimenti piรน amati e il suo consumo se regolare ma ben inserito allโinterno della propria dieta non รจ da negare nonostante rientri nella categoria dei โdolciumiโ. Questo vale, come visto prima, soltanto se il cioccolato รจ fondente e di buona qualitร e per capirlo vi basterร leggere bene lโetichetta del prodotto acquistato (non basta che sia artigianale o di pasticceria perchรฉ in questo caso sarebbe โcertaโ la qualitร in termini di materie prime e provenienza del prodotto ma non per forza la qualitร in termini nutrizionali). Quando la quantitร di zuccheri scende sotto i 15-30g su 100g di prodotto allora siete nella direzione giusta.
Per chi soffre di reflusso gastroesofageo o altre malattie gastro-duodenali (gastrite, ulcera) se ne sconsiglia il consumo soprattutto nelle fasi attive e di riacutizzazione della patologia poichรฉ a paritร del caffรจ, del piccante e delle spezie anche il cioccolato purtroppo รจ un forte stimolatore della secrezione acida. In questi casi il consiglio รจ di consumarne piccoli pezzi a stomaco pieno in giornate in cui non si รจ giร ecceduti nel consumo di alimenti irritanti per la mucosa gastro-esofagea.
Consiglio dello Chef: non solo dolci
Ricordatevi che il cioccolato non รจ da intendersi esclusivamente un prodotto dolciario perchรฉ con un pรฒ di fantasia in cucina puรฒ essere utilizzato per la preparazione di svariati piatti salati: come base per delle salse da utilizzare con la carne, sbriciolato sul pesce, ecc.
Buona degustazione a tutti i lettori!
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