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I DOLCIFICANTI, CHE CONFUSIONE!

Food Health

Facciamo chiarezza sui dolcificanti: è un argomento che da sempre divide il parere non sono dei consumatori, ma anche degli esperti.

Caratteristiche principali

Innanzitutto, non tutti i dolcificanti sono uguali tra loro:  in primo luogo, possiamo distinguerli in base all’origine tra quelli di derivazione naturale e quelli di derivazione artificiale.

Nella tabella sottostante sono riportate le altre caratteristiche che li rappresentano: l’indice glicemico, cioè la capacità dei carboidrati di innalzare la glicemia, ed il carico glicemico, cioè la quantità di carboidrati presenti nell’alimento.

Tabella n. 1

DOLCIFICANTE INDICE GLICEMICO CARICO GLICEMICO GRAMMI CARBOIDRATI NATURALE/ARTIFICIALE
Acesulfame K 0 0 1000 0 Dolcificante artificiale
Aspartame 0 0 1000 0 Dolcificante artificiale
Luo Han Guo 0 0 1000 0 Dolcificante naturale
Saccarina (E95) 0 0 1000 0 Dolcificante naturale
Sucralosio (E955) 0 0 1000 0 Dolcificante naturale
Stevia 0 0 1000 0 Dolcificante naturale
Mannitolo 2 nd n. d. nd Dolcificante naturale
Sciroppo di Yacon 1 1 1429 70 Dolcificante naturale
Isomalto 2 n. d. nd n. d. Dolcificante naturale
Maltosio 105 105 n. d. 100 Dolcificante naturale
Maltitolo 20 20 50 100 Dolcificante naturale
Eritrolo 1 nd n. d. nd Dolcificante naturale
Sciroppo di Carrube 12 8 1 70 Dolcificante naturale
Zucchero di cocco 35 32 32 90 Dolcificante naturale
Xylitolo 7 15 50 100 Dolcificante naturale
Malto di riso o frumento 100 71 14 71 Dolcificante naturale
Sciroppo d’acero 65 44 67 23 Dolcificante naturale
Sciroppo d’agave 15 11 95 70 Dolcificante naturale
Sciroppo di glucosio 100 100 10 100 Dolcificante artificiale
Zucchero bianco 70 73 14 104 Dolcificante naturale
Zucchero di canna gezzo integrale 70 73 14 104 Dolcificante naturale

Quale scegliere?

I dolcificanti migliori sono quelli di derivazione naturale con un basso indice glicemico: questi, infatti, possono apportare anche alcuni micronutrienti ( come nel caso dello zucchero di canna grezzo), ma non devono essere raffinati.

Quelli artificiali (saccarina, aspartame, ciclammati) sono stati al centro di numerosi studi per chiarirne gli effetti metabolici e l’eventuale tossicità sia per le malattie metaboliche (sindrome metabolica, diabete) che per i tumori. Per quel che riguarda la cancerogenesi, non vi sono al momento sicuri legami nell’uomo, ma le linee guida non ne raccomandano l’uso e si invita eventualmente a sostituirli con quelli di derivazione naturale.

Dolcificanti naturali

Polioli

Attenzione al consumo eccessivo di polioli o polialcoli (xylitolo, maltitolo, mannitolo ecc): questi ultimi non vanno assunti nei soggetti con problematiche intestinali o disbiosi,  in quanto possono alterare il microbiota intestinale e, di conseguenza provocare diarrea, soprattutto se assunti in eccesso.

D’altra parte, non danno problemi dentari e quindi sono approvati dai dentisti.

Stevia

Innanzitutto, con indice e carico glicemico pari a zero, la stevia è il dolcificante naturale senza effetti collaterali, per cui è approvata dalla Comunità Scientifica. Purtroppo, un’unica pecca: la stevia altera un po’ il sapore dei cibi, tra cui quello del caffè, per cui non è gradita a tutti.

 

Bibliografia

Crit Rev Food Science Nutr 2017 Biological activity of Stevia rebaudiana Bertoni and their relationship to health Riuz-Ruiz JC et al

Nut Rev 1995 Jan:53(1).1-7 Intense sweetener and the control of appetite Drewnowsky A

Am J Physiol Gastrointest Liver Physiol 2009 Effect of the artificial sweetener sucralose on gastric emptying and incretin hormone release in heathy subject Ma J Bellon M, Wishart JM, Young R et al