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La nocciola, di cui la Trilobata o Tonda Gentile delle Langhe è una variante famosa, è un frutto oleoso che viene coltivato in diverse parti del Mondo: la Turchia risulta essere il principale produttore, mentre l’Italia, specializzatasi in produzione di alta qualità, si posiziona al secondo posto.
L’albero del nocciòlo, della famiglia delle Betullaceae, è presente in diverse regioni del Bel Paese: in Piemonte, come cultivar, troviamo la Tonda Gentile delle Langhe, in Campania la Tonda di Giffoni, mentre nel Lazio la Tonda Gentile Romana. Altre cultivar da ricordare sono la Mortarella e la Camponica, entrambe di origine campana, e la Nostrale o Siciliana. Le nostre varietà, IGP e DOP, sono considerate tra le più rinomate nel Mondo.
Le nocciole sono frutti indeiscenti, parzialmente avvolti in un involucro fogliaceo verde che si stacca a maturità compiuta: la raccolta viene effettuata tra inizio agosto e la fine di ottobre, a seconda delle zone climatiche. Per permettere una loro prolungata conservazione, vengono poi sottoposte ad operazioni di pulitura ed essicazione: ridurre l’umidità è infatti necessario per limitare l’irrancidimento dei grassi.
Il consumo di nocciole è molto cresciuto, ovunque, grazie all’industria del cioccolato e alle recenti scoperte chimico-cliniche sugli effetti salutistici di tutta la frutta in guscio.
Un po’ di storia
La storia delle nocciole inizia qualche millennio fa: originarie dell’Asia Minore, grazie al clima mite, si diffusero in tutto il Bacino del Mediterraneo. In Italia, ancora oggi, sono talvolta chiamate “Avellane” in riferimento alla città di Avella in Campania, dove già gli antichi Romani le coltivavano: i nostri antenati ne donavano l’albero come augurio di felicità, così come i Francesi lo regalavano per le nozze come simbolo di fecondità.
Proprietà nutritive
Cosa potrà mai offrire un frutto così piccolo, dall’aspetto quasi legnoso? Decisamente molto più di quel che sembra!
La nocciola, grazie all’importante presenza di acido oleico al suo interno, lo stesso acido grasso monoinsaturo presente nell’olio d’oliva, entra a pieno titolo tra gli alimenti della Dieta Mediterranea, condividendo con l’olio d’oliva le stesse proprietà.
Questi piccoli frutti contengono inoltre una buona percentuale di polifenoli e di vitamina E, entrambi caratterizzati da un elevato potere antiossidante.
Non trascurabile l’apporto di fibre, come anche quello di alcuni oligoelementi: le nocciole sono infatti un’importante fonte di ferro, selenio, zinco e rame.
Per il discreto contenuto in proteine, le nocciole, associate ad altre fonti proteiche vegetali ed in percentuali ben ponderate, assicurano la copertura del fabbisogno di aminoacidi essenziali anche per coloro che seguono un regime dietetico vegetariano.
Effetti sulla salute
Gli ultimi studi hanno dimostrato come, oltre che essere buone per il palato, le nocciole hanno effetti benefici sulla salute.
La presenza di acido oleico e di fitosteroli offre molti benefici, soprattutto a livello cardiovascolare, riducendo i valori pressori e i livelli di colesterolo, e a livello cerebrale, proteggendo dal declino cognitivo correlato all’età. Alcuni studi, degni di approfondimenti, ne associano il consumo ad un effetto protettivo verso la malattia di Alzheimer. Sono inoltre note le proprietà ipoglicemizzanti.
La presenza di fibra alimentare aiuta a prevenire la stipsi e, al contempo, a modulare l’assorbimento dei nutrienti grazie al miglioramento del microbioma.
Le proprietà antiossidanti della vitamina E e dei polifenoli le rendono un alimento utile per prevenire l’invecchiamento cellulare, aspetto importante anche per la prevenzione tumorale.
Consigli di assunzione
I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia (LARN, IV revisione) ne suggeriscono un consumo giornaliero pari a 30 g/die, corrispondenti a circa 20 – 30 nocciole al giorno. Dato il loro elevato apporto calorico, le nocciole possono essere un’ottimo sostituto degli snack assunti lontano dai pasti oppure nel Muesli per dare la giusta carica al mattino.
Bibliografia:
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