Spedizioni gratuite sul primo ordine | Iscriviti alla newsletter e ottieni il -15%

La Vitamina D

Health

Struttura chimica

Con il termine vitamina D si intendono tutti i composti che presentano l’attivitร  biologica del calciferolo e sono caratterizzati dall’essere dei derivati del ciclopentanoperidrofenantrene. Sono un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5.

Funzioni della vitamina D

La vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso ed anche di differenziazone di alcune linee cellulari e in alcune funzioni neuromuscolari.

Alimenti ricchi di vitamina D

Dal punto di vita nutrizionale gli alimenti piรน ricchi di vitamina D sono lโ€™olio di fegato di merluzzo, il fegato di qualsiasi animale, gli oli di pesce, alcuni pesci specie quelli cosidetti azzurri (aringa, salmone, sardine, sgombri); quantitร  minori sono presenti nelle uova, nelย burroย e nel latte intero.

Nel mondo vegetale, invece, la vitamina D scarseggia ed รจ sempre presente come forma D2. Le fonti migliori in questo caso sono laย frutta seccaย (mandorle, noci etc.), iย funghiย (specialmente i porcini e i funghi shitake), iย fagioliย e leย verdure a foglia verdeย (spinaci, bietola, cicoria, cavolo nero etc.). Per assimilare la vitamina D, รจ anche ย nella dieta il giusto apportoย grassi, che ne favorisce lโ€™assorbimento per la sua struttura liposolubile. La vitamina D รจ molto sensibile alla luce e al calore, importante dunque conservare bene gli alimenti e consumare alimenti crudi o usare metodi di cottura a basse temperature.

La quasi totalitร  di vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo; รจ quindi raccomandabile una adeguata esposizione alla luce solare soprattutto per gli anziani.

Apporti

I LARN ย (livelli nutrizionali raccomandati dellโ€™etร  adulta) consigliano i seguenti livelli di assunzione:

lattanti 10รท25 ยตg;
bambini 1รท3 anni 10 ยตg;
bambini 4รท10 anni 0รท10 ยตg;
ragazze e ragazzi 11รท17 anni 0รท15 ยตg;
adulti 0รท10 ยตg;
anziani 10 ยตg;
gestante 10 ยตg;
nutrice 10 ยตg.

1 UI = 0,025 ยตg di calciferoloย ย ย ย ย ย ย ย ย  1 ยตg di calciferolo = 40 UI di vitamina D

Nuove evidenze sulla vitamina D

La globale carenza di vitamina D sta aumentando negli ultimi anni e lโ€™impatto di tale carenza sullโ€™aumentato rischio di osteoporosi, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore รจ sempre piรน evidente dai dati della letteratura. Questi dati suggeriscono che sembrano esserci dei fattori genetici che possono influenzare i livelli di assorbimento della vitamina.

La societร  italiana dellโ€™Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) sostiene che in Italia l’80% della popolazione sia carente l’insufficienza di vitamina D interesserebbe circa la metร  dei giovani italiani nei mesi invernali. La condizione carenziale aumenterebbe con l’avanzare dell’etร  sino ad interessare la quasi totalitร  della popolazione anziana italiana che non assume supplementi di vitamina D.

Vitamina D e immunitaโ€™

Dagliย anni 2000, i dati della letteratura hanno suggerito che la vitamina D potrebbe avere anche un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria contro i batteri.

Alcuni studi sostengono che i picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d’una minor esposizione alla luce solare, e recenti studi hanno confermato questa ipotesi, mostrando che un livello adeguato nel sangue di 25(OH)D riduce significativamente l’incidenza di infezioni respiratorie acute.

Vitamina D e cancro

Diversi studi hanno dimostrato che la vitamina D, sembrerebbe anche protegge contro il cancro attraverso i suoi effetti anti-neoplastici. Nel 2007 sullโ€™American Journal of Clinical Nutritionsono stati pubblicati i risultati di una ricerca condotta alla Creighton University, secondo la quale l’assunzione di vitamina D (1100 UI/die) e calcio (1400โ€“1500ย mg/die) da parte di donne in menopausa ha determinato una diminuzione statisticamente significativa del rischio d’insorgenza di carcinomi.

Nel 2011 รจ stato pubblicato uno studio sulla rivista Anticancer Research, nel quale i ricercatori hanno riferito che le dosi di vitamina D necessarie per raggiungere livelli ematici che possono prevenire o ridurre sensibilmente l’incidenza del cancro al seno e diverse altre importanti malattie, come il cancro al colon, sclerosi multipla, e il diabete di tipo mellito I, sia nel range di 4.000-8.000 UI.

Vitamina D e sclerosi multipla

Il primo studio sugli effetti del colecalciferolo su pazienti affetti da Sclerosi Multipla รจ ad opera di Goldberg, che nel 1986 ha somministrato 5000 UI di vitamina D3 al giorno, sotto forma di olio di fegato di merluzzo, per un periodo da uno a due anni, a giovani pazienti (assieme a calcio e magnesio). La risposta di ogni paziente รจ stata confrontata con la propria storia clinica: il numero di ricadute osservate durante lo studio era meno della metร  del numero previsto.

Recenti studi hanno rivelato che la vitamina D nella sua forma D3, ilย colecalciferolo, una volta attivata nella forma 1,25(OH)2D3ย agisce da immuno modulatore, inibendo il processo immunitario tipico delle malattie autoimmuni Altri lavori inoltre dimostrano che la vitamina D sia unโ€™ “ormone neurosteroide”, in grado di incidere sul declino cognitivo, e perfino sulla malattia di Alzheimer.

Vitamina D e depressione

Bassi livelli di vitamina D circolanti sembrano essere associati a fenomeni depressivi: in uno studio di revisione del 2013 pubblicato su British Journal of Psychiatry ha analizzato piรน di 30.000 individui, trovando una correlazione consistente tra carenza di vitamina D e un piรน alto tasso di depressione, correlazione che comunque secondo lo studio andrebbe confermata con ulteriori ricerche.

ย BIBLIOGRAFIA

  1. SIOMMMS,ย Vitamina D: l’80% degli italiani รจ carente,ย it.
  2. Adami, E. Romagnoli, V. Carnevale, A. Scillitani, A. Giusti, M. Rossini, D. Gatti, R. Nuti, S. Minisola “Linee guida su prevenzione e trattamento dell’ipovitaminosi D con colecalciferolo” Reumatismo, 2011; 63 (3): 129-14ย [1]
  3. Tafaro, R. Benvenuto, A. Martocchia, I. Indiano, et al: “LINEE GUIDA NELLA SUPPLEMENTAZIONE DI VITAMINA D”
  1. James R. Sabetta, Paolo DePetrillo, Ralph J. Cipriani, Joanne Smardin, Lillian A. Burns, Marie L. Landry,ย Serum 25-Hydroxyvitamin D and the Incidence of Acute Viral Respiratory Tract Infections in Healthy Adults,ย DOI:10.1371/journal.pone.0011088.
  2. Vitamin D for Cancer Prevention: Global Perspective – Annals of Epidemiology, suย www.annalsofepidemiology.org.
  3. Lappe JM, Travers-Gustafson D, Davies KM, Recker RR, Heaney RP.,ย Vitamin D and calcium supplementation reduces cancer risk: results of a randomized trial., inย American Journal of Clinical Nutrition.
  4. F. Annweiler, Y. Rolland e A. M. Schott,ย Higher vitamin D dietary intake is associated with lower risk of alzheimer’s disease: a 7-year follow-up, inย The Journals of Gerontology. Series A, Biological Sciences and Medical Sciences, vol.ย 67, nยบย 11, 1ยบ novembre 2012, pp.ย 1205โ€“1211,ย DOI:10.1093/gerona/gls107.ย URL consultato il 1ยบ maggio 2016.
  5. ย M. Josรฉ Bagur, M. Antonia Murcia A.M.Jimรฉnez-Monreal,ย Influence of Diet in Multiple Sclerosis: A Systematic Review, inย Advances in Nutrition (Bethesda, Md.), vol.ย 8, nยบย 3, 1ยฐ maggio 2017, pp.ย 463โ€“472,ย DOI:10.3945/an.116.014191.ย URL consultato il 23 maggio 2017.
  6. A.RE, Samaan Z, Walter SD, McDonald SD.,ย Vitamin D deficiency and depression in adults: systematic review and meta-analysis., inย Br J Psychiatry.