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Leggi che ti passa…(la voglia di acquistare!)

Food Health

Introduzione

Lo so: la dieta รจ giร  dura di suo, รจ proprio necessario anche โ€œstressarsiโ€ nella lettura delle etichette nutrizionali?

Ovviamente la risposta รจ si: se dessimo una lettura attenta ai prodotti che acquistiamo probabilmente in molti casi โ€œquasi non servirebbeโ€ seguire alcuna dieta. La frase รจ provocatoria ma deve farvi pensare: le calorie non sono tutte uguali! A paritร  di apporti nutrizionali corrispondono macronutrienti diversi ma in questo caso soprattutto ingredienti diversi. Esistono prodotti, infatti, con apporti calorici identici ma qualitativamente molto differenti e spesso รจ proprio la qualitร  piรน che la quantitร  a svolgere un ruolo chiave nelle nostre diete!

Vediamo allora insieme come leggere le etichette nutrizionali.

Comโ€™รจ fatta unโ€™etichetta?

Un documento molto interessante pubblicato dalย Ministero della Salute racchiude una serie di descrizioni utili ad imparare a leggere unโ€™etichetta nutrizionale. Alla base di tutta la regolamentazione vi รจ ilย REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOย del 25 ottobre 2011.

Tanto per cominciare vediamo insieme come รจ strutturata unโ€™etichetta.

Denominazione dellโ€™alimento vs nome/denominazione commerciale

Un primo elemento da analizzare รจ proprio il nome del prodotto. Esistono infatti due diverseย denominazioni: la prima รจ quella dellโ€™alimento, come ad esempio โ€œpane di semola di grano duroโ€; la denominazione commerciale, invece, potrebbe essere, per esempio nel caso precedente, il nome โ€œtartarugaโ€ o โ€œspaccatellaโ€.

Entrambe non sono da confondere con il marchio di fabbrica.

Per regolamentazione legale, a fianco alla denominazione del prodotto va sempre specificato se esso si trova in uno stato particolare come ad esempio liofilizzato, surgelato, ecc.

Ilย claim!

Spesso una delle prime cose che notiamo di un prodotto รจ proprio ilย claimย che accompagna la denominazione, come ad esempio le frasi โ€œsenza…โ€, โ€œricco di…โ€, โ€œpovero in…โ€, โ€œa ridotto contenuto di…โ€, etc.

Stiamo sempre attenti a questi claim nutrizionali perchรฉ nella maggior parte dei casi sono fuorvianti e sviano dalla lettura approfondita dellโ€™etichetta! Ad esempio, la fraseย โ€œsenza olio di palmaโ€ la si trova ormai a momenti anche su prodotti non edibili pur di attirare lโ€™attenzione; tuttavia, spesso lโ€™olio di palma era lโ€™ultimo dei problemi del prodotto in questione ricco invece di sciroppi di zuccheri o conservanti di vario genere!

Non dimentichiamoci, inoltre, del claim legato al โ€œsenza glutineโ€ anche su prodotti che ovviamente non ne conterrebbero (come frutta, carni, formaggi, pesce ad esempio) se non per eventuali contaminazioni dovute ai processi produttivi.

Come si conserva?

Non di poco conto la metodica di conservazione indicata. Prestate sempre attenzione sopratutto per i prodotti che richiedono una diversa conservazione dopo lโ€™apertura, come ad esempio le composte di frutta.

Paese di origine e provenienza

Da un paio di anni a questa parte era diventato obbligatorio indicare la provenienza della materia prima per latte e derivati, riso, grano della pasta e derivati del pomodoro. Tuttavia, dal 1 aprile 2020 questโ€™obbligo รจ decaduto, tranne che per i prodotti di origine IGP, DOP ed STG o nei casi in cui la provenienza potrebbe esser dubbia. Ad esempio, se un pacco di pasta contiene elementi tipici italiani (come una bandiera) ma poi la materia prima non lo รจ allora va specificato.

Tuttavia, ad oggi, anche per โ€œmaggiore credibilitร โ€ molti produttori, nonostante sia decaduto lโ€™obbligo, continuano a segnalare la provenienza di queste materie prime.

Si raccomanda comunque massimo scrupolo non solo quando si acquistano prodotti lavorati ma anche alimenti freschi come carni, frutta e verdura o altri alimenti il cui processo produttivo se non effettuato nel nostro Paese puรฒ comportare lโ€™utilizzo di svariati contaminanti (in piรน).

Viceversa, ricordiamoci che perรฒ lโ€™origine del prodotto non รจ per forza marchio di qualitร !

Lโ€™elenco degli ingredienti

Vi siete mai chiesti perchรฉ gli ingredienti sono riportati in un certo ordine? Quasi sicuramente lo saprete giร , ma nel caso non lo sappiate lโ€™ordine degli ingredienti equivale alla ripartizione in ordine decrescente rispetto al peso in quel prodotto, ovvero i primi ingredienti saranno quelli in quantitร  maggiore.

Dunque, prendendo in considerazione ad esempio un qualsiasi biscotto del commercio potrete leggere (quasi sempre) il seguente ordine: โ€œFarina di frumento, zucchero, …โ€. Giร  da questo incipit potete capire che nellโ€™esempio del biscotto una quantitร  notevole e importante in percentuale รจ rappresentata dallo zucchero!

Tuttavia, anche in questo caso, state bene attenti alle fregature: il fatto che ci sia โ€œpocoโ€ di un ingrediente comunque non equivale al metterci in sicurezza sulla qualitร  del prodotto. Ad esempio, infatti, il sale ed i conservantiย li troveremo in fondo allโ€™elenco eppure la quantitร  di sale espressa in โ€œgrammi/100 g di prodottoโ€ quasi sempre รจ molto alta nei prodotti da forno, e i conservanti, spesso nocivi, sono in quantitร  trascurabili!

Gli allergeni

Di estrema importanza per la salute pubblica รจ la dichiarazione degli allergeni. Nellโ€™etichettatura di un prodotto possiamo trovare due riferimenti ad essi:

– Il primo รจ lโ€™utilizzo del โ€œgrassettoโ€ se un allergene รจ contenuto sicuramente tra gli ingredienti del prodotto.

– Il secondo รจ lโ€™elenco dei possibili contaminanti, solitamente descritto come โ€œPuรฒ contenere tracce di …โ€.

Prestare sempre massima attenzione se si soffre di allergie note ad uno o piรน allergeni!

La tabella nutrizionale

Anchโ€™essa ormai divenuta dโ€™obbligo, rappresenta la dichiarazione di:

– apporti energetici, espressi in Kcal/Kj

– apporti dei principali macronutrienti (proteine, grassi totali e grassi saturi, carboidrati e zuccheri), espressi in grammi/1oo g di prodotto o per porzione

– quantitativo di sale, in grammi/100 g di prodotto o per porzione

– quantitativi di altri nutrienti come calcio e vitamine (spesso aggiunte e con riferimento al fatto che il prodotto risulta โ€œarricchito in ...โ€).

Come vanno lette queste informazioni? Quasi sempre il produttore stesso inserisce accanto ai valori nutrizionali i valori di riferimento in una dieta standard da 2000 kcal. Questo dato non รจ paragonabile, ovviamente, per tutti ma spesso ci fa da traccia per renderci conto se quel prodotto contiene o meno alcuni nutrienti in eccesso rispetto ai fabbisogni medi (in riferimento ad una popolazione sana!).

Tra gli elementi da valutare sempre con massima accuratezza vi sono i quantitativi di grassi saturi e di zuccheri semplici nonchรฉ il contenuto di sale.

La data di scadenza

Dโ€™obbligo, ovviamente, la data di scadenza del prodotto. State sempre attenti alla differenza tra la fraseย โ€œda consumarsi preferibilmente entro il…โ€ย e la frase โ€œda consumarsi entro…โ€. Infatti, la prima indica una data consigliata che puรฒ essere rinviata se il prodotto conserva le proprietร  organolettiche originali ed รจ stato conservato nella maniera corretta; la seconda, invece, impone una maggiore rigiditร  nel consumo ultimo.

โ€œSenza, a basso/ridotto contenuto di, light… โ€

Come anticipato, i termini โ€œsenzaโ€, โ€œa basso/ridotto contenuto…โ€ o โ€œlightโ€ sono ormai abusati dalle industrie alimentari.

Per imparare a muoverci con piรน chiarezza vi propongo lโ€™immagine sottostante, che racchiude in semplicitร  alcune definizioni utili.

A tal proposito, possiamo ancora approfondire quanto segue:

– per prodotti โ€œsenza calorieโ€ si fa riferimento a quantitativi fino a circa 4 kcal/100 g;

– i prodotti senza zucchero e senza grassi contengono solitamente quantitativi che rasentano gli 0-0,5 g per 100 g di prodotto;

– i prodotti senza zucchero vanno distinti dai prodotti โ€œsenza zucchero aggiuntoโ€ che invece ne contengono naturalmente (esempio alcune marmellate);

– la dicitura โ€œlightโ€ fa riferimento a contenuti calorici ridotti almeno del 30% rispetto al prodotto originale. Ma attenzione โ€œlightโ€ non รจ sinonimo di qualitร ;

– quantitativi di caffeina superiori ai 150 mg/L vanno dichiarati in etichetta.

Concludendo

La lettura delle etichette nutrizionali รจ di fondamentale importanza nel percorso di educazione alimentare. Saper scegliere i prodotti a seconda non solo delle calorie ma in base alla qualitร  degli ingredienti ci consente certamente una migliore efficacia della dietoterapia e il mantenimento del nostro stato di salute.

Le cose da ricordare sono essenzialmente: verificare la quantitร  di zuccheri semplici nel prodotto, la percentuale di grassi saturi, il contenuto di sale e dei vari conservanti.

Non dimentichiamoci mai di verificare, ove possibile, lโ€™origine della materia prima e… viva ilย Made in Italy!